Salò è legata all’attentato di p.za Loggia del ‘74 che, ricordiamo, fu fascista, colpi una folla non scelta a caso, in un preciso contesto storico, con precise finalità, mandanti e protezioni politiche.
Salodiana è una delle otto vittime, il signor Vittorio Zambarda e salodiani furono i testimoni di quei fatti che ritennero di dover reagire mobilitandosi e tra le altre cose intitolare l’associazione locale dell’Arci a Zambarda stesso.
Ma non solo per questo: le indagini giudiziarie e storiche hanno confermarono le convinzioni di quei testimoni, ovvero presenze di matrice fascista ed eversiva anche sul Garda e anche a Salò.
Quindi voler organizzare anche qui un momento di celebrazione diviene un atto dovuto, affinché anche il nostro territorio non dimentichi questi fatti. Lo si fa senza volersi sovrapporre alle celebrazioni ufficiali di Brescia e per questo di svolgere il nostro ricordo la prima domenica utile (se non corrisponde al 28) in prossimità di quella data.
Più che una celebrazione si vuole offrire un omaggio, non istituzionale, invitando i cittadini a volgere a quei fatti un pensiero, trovare occasione per proprie riflessioni condividendole o convogliandole con una presenza nel luogo che Salò ha dedicato al signor Zambarda: un’area parcheggio (pure ridotta con il tempo).
Non hanno trovato di meglio. Ricorderemo anche questo.
La nostra celebrazione nasce formalmente come manifestazione perché per la prima edizione (2020) non fu concesso l’uso del suolo pubblico e fu poi autorizzata dalla Questura in quella formula. E fu un bene! Ci aiuta a ricordare che l’attentato era contro chi manifestava per cambiare le cose e non ci porta a sederci su celebrazioni di rito.
L’impostazione prevede l’invito a persone o gruppi, anche non abituate a fare queste cose, a proporre un omaggio, ovvero un contributo personale da condividere, in forme e contenuti che gli stessi ritengono di proporre, non necessariamente di lettura storica o di riflessione politica. Il Buio può anche ispirare pensieri di luce.
L’edizione del 2020 ha visto il coinvolgimento dei presenti in una coreografia con la lettura delle schede biografiche delle 8 vittime, con un testo introduttivo.
L’edizione del 2021 ha visto il coinvolgimento di due studentesse che hanno letto un testo originale “7+1 … 8” impostato come una breve pièce in prosa di 8 parti.
Nel 2022, viste le difficoltà organizzative, è stato condiviso un testo del sottoscritto intitolato “Guardare dentro la Tensione della Strategia“
Nel 2023, cadendo la domenica il 28, si è saltata la celebrazione locale invitando i cittadini ad andare a Brescia, come da scelta di non svolgere sovrapposizioni.
Questo 2024 abbiamo il contributo di Corrado Bontempi detto Chiodo e autore dei testi del gruppo musicale Collettivo casa del Bao, 4 testi con l’impegno di trasformarli in futuro in altrettante canzoni, e un breve testo con disegni di A.M, studentessa liceale, che segue una sua traccia, entrambi in percorsi e sensazioni personali.
Questo sforzo è “rendere omaggio”.
Lo si può fare esprimendo energie che si irradiano in direzioni differenti, ma l’importante è proprio quest’atto: liberare energie dentro di noi e ricondurle ad un pensiero che nasca da ciò che accade o da ciò che è accaduto, che si riferisca a persone, a sogni, a lotte o a speranze, a dolori, arrabbiature e disperazioni, o alla conoscenza delle leve che muovono i processi storici che vorremmo cambiare rispetto a quelle che vorremmo valorizzare.
Se non facciamo questo ... a cosa serve essere consapevoli e ricordare ?
Quest’anno è il 50esimo da quel fatto torbido ed impunito e svolgiamo questo omaggio ricordando il compianto Paolo Canipari, testimone di quei fatti e che a quei fatti ha dedicato molto del suo lavoro civile e politico.
Antonio Bontempi pres. Associazione Arci “Vittorio Zambarda”Aps- Salò 05/2024
PS: Verrà distribuito l'opuscolo (salvo sorprese di stampa) con l'Omaggio2024 e distribuito in PDF |